Giuseppe Lucchese
    Logopedista - Psicologo
    via orti 118 trapani
    Tel: 3407798875
    • logopedista Dott.ssa C. Vultaggio - 3200771378
    • logopedista Dott.ssa S. Grammatico - 3516167974
    • neuropsicomotricista dott.ssa V. D'Angelo - 3939606938
    • neuropsicomotricista dott.ssa C. Bonura - 3347376707
    • neuropsicomotricista dott.ssa S. Sanfilippo - 3387550980

    PROMPT THERAPY

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    DIR FLOORTIME

    Terapia Multisistemica in acqua

    La Terapia Multisistemica in Acqua (TMA) declinata secondo il metodo sviluppato da Paolo Maietta si rivolge prevalentemente a soggetti affetti da autismo, disturbi pervasivi dello sviluppo, disturbi della comunicazione e non solo.

    Il suo scopo è livellare il divario tra “patologia” e “normalità” mediante un intervento strutturato che coinvolge bambini diversamente abili e bambini normodotati.

    La terapia multisistemica in acqua viene applicata nelle piscine pubbliche: un ambiente ludico e a misura di bambino, vicino alla quotidianità, in cui mondo della diversità e mondo della normalità si incontrano in maniera armonica per offrire ai pazienti dei modelli di comportamento sani a cui fare riferimento.

    A trapani é svolta dal dott. Lucchese e la dott.ssa D'angelo presso la piscina provinciale di trapani in via Sicilia 1, Erice, grazie alla collaborazione dell'associazione Aquarius

    Il Modello DIR presso il nostro studio a Trapani
    Il Modello DIR, creato da Stanley Greenspan e Serena Wieder (Washington DC, 1997) è un modello basato sullo sviluppo (D) che tiene in conto le differenze individuali nel modo in cui ogni bambino riceve informazioni che vengono dal mondo, come le elabora e come dà una risposta, elementi chiave per la costruzione di pattern per il rapporto con l’esterno e il rapporto con le persone. Si tratta anche di un modello centrato sulla creazione di relazioni emotive significative come promotori di sviluppo e d’apprendimento veri.

    Il Modello DIR si basa su un’attenta osservazione dell’interesse naturale del bambino, delle sue motivazioni e del suo peculiare modo di interagire con l’esterno per consentire all’operatore di entrare nel suo mondo e, pian piano, portarlo verso un universo di condivisione. Questo è impossibile se non si conosce il profilo individuale di ciascun bambino. Per questo si lascia la generalità per entrare nel mondo d’ogni singolo paziente, elaborando un intervento "su misura", in accordo col profilo individuale di quel bambino. http://Icdl.com