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Introduzione

Logotest è un’applicazione per iPad che ha come scopo e ambizione la possibilità di offrire al logopedista uno strumento di uso quotidiano che sia veloce ed intuitivo, ma allo stesso tempo affidabile e prestante. Si vuole trasformare lo strumento cartaceo, attualmente in uso, in una versione digitale che mantenga invariato l’obiettivo principale dal punto di vista logopedico sfruttando le potenzialità offerte dagli strumenti informatici per migliorarne l’usabilità, la professionalità e l’efficienza.

Obiettivi

Innovazione: lo studio accurato delle caratteristiche e dei limiti del tradizionale test di articolazione ha spinto alla ricerca di un mezzo alternativo che permettesse la progettazione e lo sviluppo di una versione più evoluta dello stesso test.

Integrazione: al fine di arricchire l’esperienza dell’utente sono state elaborate delle funzioni complementari quali la possibilità di creare e mantenere un archivio dei dati dei pazienti (dati anagrafici, anamnesi logopedica); la possibilità di comparare esami fonetici dello stesso utente somministrati in date diverse; la possibilità di salvare e riascoltare in ogni momento la registrazione audio di ogni paziente; la possibilità di stampare o inviare via email la griglia dell’esame fonetico effettuato; la possibilità di raccogliere e inviare dati statistici a livello nazionale utili a proseguire la ricerca in merito al disturbo articolatorio in base ad età, sesso, diagnosi e posizione geografica.

Immediatezza: l’applicazione è stata realizzata in modo tale che il logopedista abbia la percezione del controllo del mezzo e si senta a proprio agio durante l’utilizzazione del software.

 

Metodo

Il presente lavoro è stato realizzato prendendo in considerazione i fonemi della lingua italiana e le parole ad alta frequenza d'uso nel lessico dei bambini dai 18 mesi in poi (Il primo vocabolario del bambino, a cura di Caselli-Casadio, edizione Franco Angeli, 2010).
Ogni parola è stata scelta per indagare un fonema nella sua tipologia o nella posizione che occupa all'interno della parola: iniziale, mediano, geminato, vocale, semivocale o dittongo/iato.
Riportando il materiale fotografico sul dispositivo iPad, il lavoro è stato testato su un campione di 20 utenti, presso lo studio logopedico Lucchese Giuseppe, per valutare la comprensione delle immagini e il grado di attenzione del paziente durante la somministrazione.


Aspetto informatico

Dal punto di vista informatico lo studio è articolato in due sottosezioni che riguardano la scelta dell’hardware e le scelte implementative.

Hardware: La scelta dell’iPad come dispositivo su cui realizzare l’applicazione è stata determinata da alcuni fattori quali in primo luogo la portabilità dello strumento che, grazie alla buona tenuta della batteria, alle dimensioni contenute e al peso ridotto, consente al logopedista di utilizzare il dispositivo anche al di fuori del tradizionale ambiente di lavoro. Le dimensioni dello schermo risultano inoltre adeguate per favorire l’interazione tra logopedista e applicazione e tra applicazione e paziente; inadeguati allo scopo sarebbero risultati invece i display di altri dispostivi portatili come gli smartphone. L’alta risoluzione garantita dal retina-display consente inoltre di rendere definito ogni dettaglio e agevolmente leggibile ogni parola. Infine, l’interazione di tipo “touch” rende intuitiva e immediata la navigazione, poiché l’utente interagisce con l’applicazione mediante l’utilizzo di gesti naturali.

Software: Per la realizzazione dell’applicazione si è tenuto conto dei principali aspetti riguardanti l’interazione uomo-macchina: la coerenza accordata al tema grafico facilita la navigazione dell’utente; l’associazione iconico-testuale facilita la comprensione dei comandi; l’annidamento strutturale inferiore a sette livelli (solo quattro livelli di profondità nell’applicazione) tiene conto dell’affaticamento della memoria a breve termine nel corso della navigazione; la disposizione, la dimensione e il raggruppamento degli oggetti che compongono l’interfaccia mantengono costante la capacità associativa dell’utente; l’utilizzo di breadcrumbs di navigazione interattivi consentono all’utente di sapere “dove si trova” e di tornare alla schermata desiderata con un solo tap.

Tutte le soluzioni adottate tengono conto dei criteri socioculturali dell’area geografica di sviluppo e dello studio sull’utente tipo a cui è destinato il software (età, predisposizione all’utilizzo di mezzi digitali etc).